martedì 10 maggio 2011

GIOVEDI' 19 MAGGIO
 
"Performing in the Mirror", di Francesca Fini.
production assistant Federico Trimarchi.


Esiste una memoria molecolare degli specchi? Una vecchia leggenda narra che lo specchio cattura le immagini che riflette, attraverso il tempo e la storia. Forse per questo gli spettri abitano gli specchi, nelle favole morbose che mi raccontavano da ragazzina. Ma lo specchio è spettrale per una serie infinita di motivi.
E nello specchio – che è anche quello d’acqua di Narciso - annegano una miriade di simbolismi a me cari: il fatuo sogno di vita eterna promesso dall’Arte, la mostruosità della contemplazione gelida del proprio Golem, la ferocia assoluta della bellezza.

La performance è iniziata in strada, tra la gente, in un vero e proprio happening urbano estemporaneo. La creatura uscita dallo specchio si è aggirata scalza tra vicoli e stradine del centro storico di Roma, alla ricerca della materia prima di cui è composta la sua stessa essenza: oggetti specchiati, lenti di occhiali, orologi d'acciaio, posate sulle tavole dei ristoranti, specchietti retrovisori, persino un paio di scarpe argentate. Poi il gruppo ha raggiunto la galleria in Via della Vetrina dove ha preso vita la seconda parte della performance.

foto di Elisabetta Tommasoni


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