venerdì 8 aprile 2011

giugno

GIOVEDI' 9 GIUGNO
dalle 19.00 alle 21.00

inizio performance ore 20.00


Claudia Padoan
in "LacerAzioni"
“Il potere mi spaventa. Mi rende nervosa. Nella vita reale, mi identifico con la vittima. Ecco perché mi sono dedicata all'arte. Nella mia arte, l'assassino sono io ...
Il processo consiste nell'andare dal passivo all'attivo. Come artista io sono una persona che ha potere. Nella vita reale, mi sento come un topo dietro al termosifone...” (Louise Bourgeois)
Attraverso oggetti, simboli, azioni decostruisco e ricostruisco la mia memoria, indago sui ruoli che intercorrono nel rapporto vittima/carnefice, li riunisco, li reinterpreto. In un Circo dell’ assurdo svelo la crudeltà della violenza e del potere.


Claudia Padoan
scultrice, performer
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GIOVEDI' 16  GIUGNO
dalle 19.00 alle 21.00

inizio performance ore 20.00



Marco Casolino
digital artist, performer
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GIOVEDI' 23  GIUGNO
dalle 19.00 alle 21.00

inizio performance ore 20.00

Nicola Antonelli  in "Visual Addiction Disorder"



Il soggetto è disteso su un tavolo intorno al quale sono posti una serie di occhi elettronici e sensori acustici che, catturano, sotto forma di frames e pulsioni sonore, porzioni e stimoli  dal suo corpo.
Lo spazio fisico, entro il quale è racchiuso il soggetto, funge da “cassa di risonanza” dei suoni e delle immagini relative al lavoro muscolare del soggetto.
La sensazione che si vuole trasmettere ai fruitori presenti e virtuali che voyeuristicamente, consumano la performance, è quella di trovarsi in uno spazio dove un cyber-frankenstein esplode, riconfigurandosi sotto nuove e temporanee identità elettriche.
Il processo performativo, indaga sul rapporto tra feticismi virtuali e riappropriazione identitaria del soggetto, che si offre allo sguardo rubato dell’Altro ma, contemporaneamente è, egli stesso, corpo-occhio indagatore.

Nicola Antonelli
videoartista, performer
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GIOVEDI' 30  GIUGNO
dalle 19.00 alle 21.00

inizio performance ore 20.00
"Smart Shop", di Matteo Seduta
Instabilità dellʼidentità, assopita e deframmentata dalla volontà occultatrice della memoria. La ricerca delle componenti interiori attraverso l'esteriorizzazione dei contenuti emotivi elaborati dall'estetica che si impone nel processo in cui l'atto è presentato dalla pietrificazione della memoria collettiva.

Matteo Seduta

videoartista, performer
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